Ponte a Cappiano- San Miniato
Nella Torretta del ponte Mediceo, stanotte, finalmente, ho dormito. Da troppo non chiudevo occhio (insonnia indotta dal russare altrui) e di giorno, ormai, camminavo barcollando, sognando una notte senza sogni: profondissima notte con profondissimo sonno. E l’ho avuta. La tappa di stamattina è quasi tutta piana; tra girasoli e campi coltivati si intravedono le colline, che sembrano promesse.
Tutti dicono che da domani inizia un paesaggio mozzafiato. Mozzafiato come il punto di ristoro in via Parini, a San Miniato Basso. Due ombrelloni, una panchina, un tavolo e due borse termiche. Frutta, succhi, merendine e biscotti per i pellegrini. Tutto offerto. Prendete, c’è scritto.
Quello che più mi sconvolge è l’anguria. L’anguria tagliata a pezzi non è come una mela o una pera o una pesca. Qualcuno stamattina si è alzato, è andato in cucina e si è preso la briga di tagliarla l’anguria. Voglio dire. A triangoli. Per questa cura materna, inaspettata, drittalacuore, mi sento in sollucchero, felice, riconoscente, benvoluta.
E poi arriva San Miniato, col suo borgo arroccato per il lungo, con la sua torre, sopra la quale si vede una distesa verde di Toscana che viene voglia di mangiarsela; con la cattedrale e le stradine e con l’ostello dove sono finita oggi, una corte incantevole, nascosta nella natura, gestita da Ignazio che stasera, come tutte le sere, organizza una cena comunitaria, ma che a me ha offerto pure il pranzo, perché sono arrivata presto e con la pancia lunga: nella pentola c’è un sugo con i piselli, se ti piacciono. Sì, certo che mi piacciono.
E mi piace parlare con lui, che si siede di fianco a me, in attesa che mi racconti. Dimmi di te. D’accordo, e tu di te. E alla fine mi chiede di fare l’ospitalera da lui e io gli rispondo chissà, in futuro, perché no? E mi piace questa casa e questa giornata che per ben due volte ha regalato temporali arrabbiati e grandine, e qui dicono che sono 3 mesi che non piove.
È un giorno di grandi meraviglie. Fortunatamente ho abbastanza occhi per raccoglierle tutte.